ATTIVITA' SCIENTIFICA
Aggiornamenti attività clinica e scientifica maggio 2023 – maggio 2024
ATTIVITÀ CLINICA:
Vengono attualmente annoverati nella casistica raccolta 131 soggetti affetti da AGS o interferonopatie correlate a mutazioni di geni AGS, circa la metà dei quali seguiti nel tempo dai medici referenti IAGSA negli ospedali di riferimento attuali:
Istituto Mondino di Pavia (Prof.ssa Orcesi e Dott.ssa Varesio) 5 valutati in presenza e 1 in telemedicina; Spedali Civili di Brescia (Prof.ssa Fazzi, Prof.ssa Galli e Dott.ssa Zanetti) 13 in presenza, di cui 2 nuovi casi, 1 in telemedicina; Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano
(Dott. Tonduti) 8 soggetti valutati in presenza, tra i quali 1 nuovo caso.
I restanti pazienti sono stati segnalati da medici di altri ospedali (Prof.ssa Battini – Stella Maris di Pisa, Dott.ssa Decio – Istituto Medea Bosisio Parini e altri) che hanno inviato documentazione completa con il permesso delle famiglie.
Grazie ai fondi provenienti dal contributo del 5 per mille, erogati dalla I.A.G.S.A., presso l’Istituto Mondino di Pavia si sono eseguite n° 20 analisi dell’espressione dei geni per la firma dell’interferone il cui costo unitario forfettario è stato valutato in € 200.
ATTIVITÀ DI RICERCA:
TERAPIE
- Presso gli Spedali Civili di Brescia
- Prosegue il trattamento, avviato nel 2018, con Jak inibitore (Ruxolitinib) + Ig sottocute associato a stretto monitoraggio clinico e laboratoristico ad una bambina con mutazione ADAR1 con risultati stabili nel tempo. Il risultato era stato pubblicato come Case Report in Frontiers in Pediatrics il 27 ottobre 2021 (The JAK-Inhibitor Ruxolitinib Use in Aicardi-Goutieres Syndrome Due to ADAR1 Mutation)
- Prosegue il trattamento con Jak inibitore, avviato nel marzo 2023, in una bambina con AGS da mutazione RNASEH2B. La terapia è stata iniziata quando la bambina aveva 7 anni e mezzo dopo diverso tempo dall’esordio della malattia avvenuto a 5 mesi di età. Il follow-up tuttora in corso non ha evidenziato effetti collaterali (il trattamento è ben tollerato) e mira a verificare se ci siano anche benefici a livello clinico o di firma interferonica o di neuroimaging.
- Continua ad essere monitorato un paziente affetto da interferonopatia. Dopo qualche mese di trattamento con Baricitinib che pur aveva portato un miglioramento delle lesioni cutanee simil geloni, si è deciso di sospenderlo per mancato beneficio su dolore e rigidità articolare agli arti inferiori, dolore che anzi si aggravava al punto di portare impossibilità alla deambulazione. Alla sospensione è seguito un lieve miglioramento sulla rigidità e il dolore, ma un peggioramento importante delle manifestazioni cutanee, per cui nell’ottobre 2023 è stata avviata terapia con Ruxolitinib; non sono segnalati effetti collaterali mentre la situazione cutanea e quella articolare sono in miglioramento.
- In relazione al trattamento, tuttora in corso, con Jak inibitore (Baricitinib) in una bambina con AGS da mutazione RNASEH2B sono stati raccolti i dati in uno studio proposto per la pubblicazione sulla rivista Clinical Case Reports (2023 Jul 31; 11(8): e7724), rivista Wiley open access, con il titolo: Treatment response to Janus kinase inhibitor in a child affected by Aicardi-Goutieres syndrome – 31 Luglio 2023.
Lo studio sottolinea che nel tempo si è riscontrato un marcato miglioramento delle competenze cognitive, comunicative e relazionali e un beneficio sfumato sull’area grosso-motoria. È da notare che il trattamento è stato avviato dopo due anni dall’esordio della malattia, ma si sono comunque potuti osservare dei benefici dopo 8 e 16 mesi dall’inizio della terapia; occorrerà appurare se siano davvero attribuibili al trattamento con Baricitinib o alla naturale evoluzione della malattia. La RM dell’encefalo non ha evidenziato la comparsa di ulteriori lesioni, anzi c’è stata una ulteriore progressione della mielinizzazione. Questa pubblicazione include tra i ringraziamenti anche la I.A.G.S.A. per il supporto fornito.
- Anche presso l’Ospedale Buzzi 3 pazienti AGS sono in trattamento con Jak inibitori (Ruxolitinib), uno con mutazione RNASEH2B e 2 con mutazione ADAR1 (lo scorso anno erano 2).
- È stato recentemente avviato un nuovo studio osservazionale multicentrico retrospettivo per valutare l’efficacia degli anti Jak 1/2 inibitori come trattamento dei pazienti con AGS. I centri coinvolti sono: IRCCS Fondazione Stella Maris - Pisa; ASST Spedali Civili di Brescia; IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna; Ospedale Buzzi di Milano; IRCCS Fondazione Mondino di Pavia; IRCCS Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini di Genova; Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana; Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – Roma; Policlinico Universitario di Bari. L’obiettivo dello studio è raccogliere dati e informazioni sia dal punto di vista clinico che laboratoristico (firma dell’interferone) che del neuroimaging, dei pazienti italiani con AGS trattati o con Baricitinib o con Ruxolitinib. Si sono già avuti incontri tra i clinici per stabilire quali parametri raccogliere e con quali tempistiche e tra clinici e neuroradiologi per definire come procedere e quali dati raccogliere sia dal punto di vista clinico che del neuroimaging.
- Trial terapeutico avviato con l’azienda Transposon Therapeutics già presentato in occasione dell’Assemblea del 2023, nell’incontro con le famiglie IAGSA del 18 aprile 2023 e successivamente ripresentato alle famiglie nella riunione del 15 dicembre 2023.
Il farmaco testato è TPN-101 Censivudina; l’obiettivo è dimostrare la sicurezza e la tollerabilità della molecola nei pazienti AGS rispondenti ai criteri di inclusione a suo tempo resi noti (diagnosi di AGS con mutazioni in TREX1, RNASEH2A, RNASEH2B, RNASEH2C, SAMHD1). e verificarne anche l’eventuale efficacia, confermando che il farmaco causi un arresto o almeno una diminuzione dei parametri ematici coinvolti nell’infiammazione.
Tre i centri coinvolti: Brescia – Prof.ssa Fazzi, Pavia – Prof.ssa Orcesi, Milano Prof. Tonduti. -
- Unità di Brescia: n° pazienti sottoposti a screening nella coorte 1 (soggetti >18 anni):3, di cui arruolati 1 per il quale è stata completata, al momento della stesura di questo rapporto, la settimana 36 della terapia secondo il protocollo e, ad ora, non sono stati rilevati effetti collaterali; nella coorte 2 (soggetti 12 – 17 anni) nessun paziente sottoposto a screening; nella coorte 3 (soggetti 5-11 anni) 3 pazienti ipoteticamente idonei per lo screening iniziale.
- Unità di Pavia: n° pazienti sottoposti a screening nella coorte 1 (soggetti >18 anni): 1 che è stato considerato idoneo e arruolato per l’avvio della terapia in attesa al momento di effettuare la 36ma settimana; nella coorte 2 (soggetti 12 – 17 anni) nessun paziente sottoposto a screening; nella coorte 3 (soggetti 5-11 anni): 1 paziente ipoteticamente idoneo per il protocollo di screening il quale però passerà al protocollo di screening della coorte 2 dato che compirà a breve 12 anni.
- Proseguono i contatti con la Biogen che ha contattato i medici e chiesto informazioni sulla malattia, sull’associazione IAGSA e sulla presenza o meno di un registro di malattia. È stato infatti pubblicato, nel 2024, uno studio che vede l’utilizzo di oligonucleotidi antisenso (ASO) che hanno come bersaglio il recettore dell'IFN-α (Ifnar1 ASOs) in un modello murino transgenico di interferonopatia cerebrale (lo storico «topo di Campbell» che iperproduce IFNalpha e ricapitola il fenotipo AGS umano, in quanto ha calcificazioni cerebrali e alterazioni della sostanza bianca). L'iniezione intraventricolare di Ifnar1 ASO in questi topi transgenici con produzione cronica di IFN-α ha portato a un'attenuazione della firma cerebrale dell'interferone, a una riduzione della neuroinfiammazione, al ripristino dell'integrità della barriera emato-encefalica, all'assenza di distruzione dei tessuti e a un minor danno neuronale. È stato inoltre sorprendente notare che il trattamento con Ifnar1 ASO sia stato efficace anche quando è stato somministrato dopo l'insorgenza dei cambiamenti neuropatologici, in quanto ha invertito tali caratteristiche correlate alla malattia. Lo studio ha quindi concluso che NEL TOPO gli ASO che hanno come bersaglio il recettore dell'IFN-α arrestano e invertono la progressione della neuroinfiammazione e della neurotossicità mediate dall'IFN-α, aprendo quello che potrebbe essere un nuovo e promettente approccio per il trattamento dei pazienti con interferonopatie cerebrali. Il lavoro è stato condotto da ricercatori dell’università di Sindey in collaborazione con Ionis Pharmaceuticals e Biogen (Interferon-α receptor antisense oligonucleotides reduce neuroinflammation and neuropathology in a mouse model of cerebral interferonopathy – The Journal of Clinical Investigation - February 15, 2024)
Lo scopo di Biogen è sensibilizzare tutti gli attori coinvolti nella sindrome di Aicardi-Goutieres rispetto alla necessità della creazione di un registro internazionale dei pazienti AGS sottolineando quanto sia importante poter avere a disposizione questi dati per poter, in un prossimo futuro, sviluppare e attuare un progetto di trial terapeutico. In occasione di un webinar tenutosi il 15 agosto 2023, in collaborazione con l’Associazione dei pazienti AGS americana, AGSAA, Biogen sottolinea la necessità della costruzione di scale di valutazione a lungo termine e della miglior definizione delle traiettorie evolutive della malattia (come IAGSA sta già facendo in collaborazione con il Children’s Hospital of Philadelphia) onde poter valutare eventuali benefici del trattamento testato. Ulteriori informazioni sono disponibili al link: https://agsaa.org/news/2023/8/15/biogen-webinar?format=amp.
PROGETTI DI RICERCA
- Continua la collaborazione dei centri di Brescia e di Pavia con il Children’s Hospital of Philadelphia (Prof.ssa Vanderver, Dott.ssa Adang, Dott. Gavazzi) nell’ambito del progetto NIH (National Institutes of Health): “Clinical Outcomes in Aicardi-Goutières Syndrome”.
Scopo dello studio è appunto determinare quali scale validate per la misura di outcome funzionali e quali domini all’interno di tali scale dimostrino affidabilità, validità e riproducibilità in una coorte multicentrica di pazienti con AGS.
Poiché non è ancora stato possibile condividere in modo sistematico i dati raccolti, l’NIH ha richiesto di proseguire la collaborazione ancora per un anno onde poter superare gli ostacoli che si incontrano per lo scambio di informazioni e dati sensibili con l’America. - Dalla collaborazione cn il CHOP è scaturito uno studio sulle capacità cognitive non verbali sui soggetti con Sindrome di Aicardi-Goutières. Le conclusioni sono state pubblicate sulla rivista scientifica Neurology con il titolo “Nonverbal Cognitive Skills in Children With Aicardi Goutières Syndrome” – 9 Luglio 2024. Lo studio ha raccolto i dati di 57 soggetti con AGS di età media 8,5 anni che sono stati valutati secondo un protocollo abbastanza definito che prendeva in considerazione:
- Funzionamento cognitivo secondo la scala Leiter-3
- Funzionamento adattivo mediante la scala Vineland Adaptive Behavior Scale-III
- Abilità motorie secondo la scala di gravita dell’AGS già condivisa negli anni precedenti
I risultati scaturiti dallo studio mostrano che per quanto riguarda il funzionamento cognitivo la mediana del QI di questi pazienti si attesta su di un valore di 51 (quindi piuttosto basso, nella fascia di deficit), ma un sottogruppo risulta avere un QI più vicino alla norma come è stato possibile valutare proprio grazie all’impiego della scala Leiter-3. Questa scala non ricorre a quesiti di natura verbale, piuttosto all’impiego di immagini che il bambino deve osservare e quindi interpretare andando poi a cercare le risposte corrette tra quelle proposte.
Per quanto riguarda il funzionamento adattivo questo studio ci ha detto che la compromissione motoria è decisamente maggiore rispetto a quella riguardante le abilità relazionali e le abilità comunicative; inoltre è emerso che il punteggio ottenuto con la AGS Scale (scala a 11 punti che è stata ideata per andare a valutare il grado di compromissione e di severità) va a correlarsi con i risultati ottenuti al funzionamento adattivo e al funzionamento cognitivo.
Nel marzo 2024 i risultati di questa ricerca sono stati sottomessi come abstract dal titolo “Non-verbal cognitive skills in children with Aicardi Goutières Syndrome” alla ULF (United Leukodystrophy Foundation) conference 2024 (Dott. Gavazzi) tenuta il 27 giugno a Itasca, Illinois.
Sono stati inoltre proposti come abstract al Research Day del Children’s Hospital of Philadelphia svoltosi tra il 30 Aprile e il 1 Maggio 2024, ed anche come Poster Flash al Congresso Europeo della SENP (Société Européenne de Neurologie Pédiatrique) che si è tenuto a Milano dal 14 al 16 marzo 2024, presentato dalla Dott.ssa DelBoca.
NUOVI PROGETTI ATTIVI
- Nell’ottobre 2022 l’unità di Brescia aveva sottomesso un progetto di ricerca PRIN (Progetto di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale) aderendo a un bando del 2022 nell’ambito del PNRR. La graduatoria è stata pubblicata nell’agosto 2023 e ha visto questo progetto come vincitore. Nel febbraio 2024 si sono tenute le prime riunioni per stabilire come condurlo mentre si attende l’approvazione del comitato etico. Si tratta di un progetto di ricerca di scienza di base e vede come medici coinvolti la Prof.ssa Daniela Bosisio, ricercatrice di base, il Prof. Marco Cattalini e la Prof.ssa Jessica Galli.
Lo scopo del progetto è quello di migliorare la comprensione dei meccanismi molecolari e cellulari che coinvolgono l'attivazione dei recettori Toll-like (TLR) da parte di RNA non codificanti che portano ad un aumento della produzione di IFN di tipo I. L'attivazione indesiderata dei TLR potrebbe rappresentare un nuovo bersaglio terapeutico in queste patologie. - Il medesimo progetto è stato anche sottoposto, nel marzo 2024, alla Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto per i Giovani Ricercatori.
- Come già annunciato lo scorso anno la Dott.ssa Garau (Istituto Mondino di Pavia) ha avviato uno studio su pazienti con mutazione RNASEH2B e fenotipo diverso. Il progetto: “Trascriptome and Exome analysis of RNASEH2B patients with
heterogeneus phenotypes”, ha vinto un bando finanziato dalla AAGSA:
“Rare Researcher Grant”. La Dottoressa J. Garau ha proseguito le indagini.
L’ipotesi è che diversi meccanismi epigenetici possano avere un ruolo cruciale nel modificare le caratteristiche cliniche di questi pazienti. L’analisi del trascrittoma di queste due coorti di pazienti “lievi” e “gravi” ha pertanto come obiettivo quello di identificare eventuali meccanismi molecolari deregolati che possano spiegare la differente manifestazione clinica della malattia in questi due gruppi di pazienti. Si prosegue studiando l’RNA che codifica le proteine per vedere se lo stesso gene causa dei meccanismi diversi, nel corso della trascrizione, in soggetti con fenotipo differente. - Presso il Centro Coala (Dott. Tonduti) UOC Neurologia Pediatrica Ospedale dei Bambini V. Buzzi - Milano era partito lo studio, finanziato dal Ministero della Salute, “From neonatal screening towards treatment of leukodystrophies”, che ha come obiettivo lo studio dello screening neonatale dell’adrenoleucodistrofia (ALD), ma presenta la possibilità di identificare pazienti con AGS come “falsi positivi” dello screening per l’adrenoleucodistrofia; sembra infatti che il medesimo marcatore, che risulta aumentato nei pazienti con ALD, possa essere aumentato anche nei neonati con AGS.
Lo studio è finalizzato allo sviluppo di un modello regionale di screening neonatale in grado di offrire a tutti i neonati lo screening per X-ALD nell’ambito del più generale programma di screening degli errori congeniti del metabolismo (IEM). L’obiettivo primario è l’identificazione pre-sintomatica di X-ALD. Obiettivo secondario è però anche l’eventuale identificazione precoce di pazienti AGS. A tutto maggio 2024 non è stato identificato nessun soggetto con AGS. - Prosegue presso l’Ospedale Buzzi, lo studio condotto dalla Dott.ssa Cereda, “Functional characterization of the IFIH1 mutations in Aicardi-Goutières Syndrome: cytosolic RNA sensors and novel molecular regulators”; si tratta di una ricerca di laboratorio mirata ad un approfondimento su quali siano i meccanismi di base specifici a mutazioni di questo gene.
- Grazie al gruppo di medici dei vari centri italiani che collaborano per lo studio e l’uso dei Jak inibitori, è stato possibile effettuare una sorta di sondaggio che ha permesso di identificare un buon numero (102) di pazienti in Italia che presentano una delle mutazioni che causano l’AGS o comunque uno dei cinque fenotipi neurologici principali. Tutti questi pazienti sono seguiti dai medici di uno dei centri che hanno collaborato. Ricordiamo i centri italiani interessati: oltre ai già citati ASST Spedali Civili di Brescia, IRCCS Fondazione Mondino, Pavia, Ospedale dei Bambini V. Buzzi, Milano, IRCCS Fondazione Stella Maris, Pisa, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, anche IRCCS Istituto Giannina Gaslini, Genova, Azienda Ospedale Università di Padova, IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche, Bologna, Azienda Ospedaliero Universitaria, Salerno, IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, Milano, IRCCS Ospedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza, Torino, IRCCS E. Medea, Bosisio Parini (LC).
Si vorrebbero studiare strategie nuove per diffondere la conoscenza della I.A.G.S.A. presso tutte le famiglie di questi pazienti. - Un ulteriore studio recentemente avviato dai ricercatori di Brescia con la collaborazione di quelli di Pavia è quello dal titolo: “Sindrome di Aicardi-Goutières: valutazione neurofunzionale visiva e correlazioni genotipo-fenotipo”
La definizione dettagliata del profilo neurofunzionale visivo dei soggetti AGS e la descrizione delle traiettorie evolutive rappresenta un importante punto di partenza, non solo per meglio comprendere la malattia, ma anche per poter valutare la reale efficacia di trial terapeutici. Tuttavia, gli studi in letteratura si orientano esclusivamente sulla valutazione dei profili neuromotori e cognitivi, tralasciando aspetti altrettanto importanti delle funzioni adattive come, per esempio, quelli percettivi. La letteratura appare esigua in merito a queste problematiche e limitata soprattutto ad alcuni case reports che riportano presenza di glaucoma e nistagmo. Solo recentemente il gruppo della Prof.ssa Vanderver del Children’s Hospital di Philadelphia ha condotto uno studio sulle abilità di integrazione visuo-motoria in 74 soggetti con AGS, documentando che la presenza di alterazioni visuomotorie correla con il livello di gravità di malattia e concludendo che anche la valutazione delle performance neurofunzionali visive possa essere considerata un valido e
promettente strumento per il follow-up di questi soggetti, a beneficio dell’assistenza clinica e della progettazione degli studi clinici.
(Marzo 2024 https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/08830738241241786).
Alla luce di queste premesse, e utilizzando anche le scale di valutazione proposte dallo studio del Children’s Hospital, obiettivo del presente progetto di ricerca è quello di: 1) dettagliare il profilo neurovisivo (oftalmologico, oculomotorio e delle funzioni visive di base) in un campione di soggetti affetti da AGS e 2) esplorare eventuali correlazioni genotipo-fenotipo.
COMUNICAZIONI A CONGRESSI
- Nell’ambito del Congresso della SENP (Société Européenne de Neurologie Pédiatrique) tenutosi a Milano dal 14 al 16 marzo 2024, centrato sulle leucodistrofie, la Prof.ssa Fazzi è stata invitata a tenere una lettura magistrale sull’AGS (Challenges and advances in managing Aicardì-Goutières Syndrome); moderatore in quell’occasione era la Prof.ssa Orcesi.
- Nella stessa occasione è stata fatta una comunicazione orale da parte della Dottoressa Varesio: Multicenter International Cohort of p.Ala177Thr AGS2 homozygous mutated patients: clinical features, disease evolution and search for prognostic.
- Sempre in occasione dell’incontro della SENP è stato presentato un Poster Flash da parte del gruppo di ricerca di Pavia (Dott. Politano): Altered DNA methylation and gene expression predict disease severity in patients with Aicarì-Goutières syndrome.
PUBBLICAZIONI
Nell’anno 2023-2024 sono stati pubblicati o presentati per la pubblicazione da parte dei medici e ricercatori della IAGSA i seguenti lavori:
- S. Al Wardat, L. Frassinelli, E. Orecchini, F. Rey, S. A. Ciafrè, S. Galardi, J. Garau, S. Gagliardi, S. Orcesi, D. Tonduti, S. Carelli, C. Cereda, E. Picardi, A. Michienzi (2023). “Characterization of the molecular dysfunctions occurring in Aicardi-Goutières syndrome patients with mutations in ADAR1.” Genes & diseases, 11(3), 101028 https://doi.org/10.1016/j.gendis.2023.05.020
- J. Galli, M. Cattalini, E. Loi, R. M. Ferraro, S. Giliani, S. Orcesi, L. Pinelli, R. Badolato, E. Fazzi (2023). “Treatment response to Janus kinase inhibitor in a child affected by Aicardi-Goutières syndrome.” Clinical case reports, 11(8), e7724 https://doi.org/10.1002/ccr3.7724
- F. Dragoni, J. Garau, S. Orcesi, C. Varesio, M. Bordoni, E. Scarian, R. Di Gerlando, E. Fazzi, R. Battini, A. Gjurgjaj, B. Rizzo, O. Pansarasa, S. Gagliardi (2023). “Comparison between D-loop methylation and mtDNA copy number in patients with Aicardi-Goutières Syndrome.” Frontiers in endocrinology, 14, 1152237 https://doi.org/10.3389/fendo.2023.1152237
- J. Garau, A. Charras, C. Varesio, S. Orcesi, F. Dragoni, J. Galli, E. Fazzi, S. Gagliardi, O. Pansarasa, C. Cereda, C. M. Hedrich (2023). “Altered DNA methylation and gene expression predict disease severity in patients with Aicardi-Goutières syndrome”
Clinical immunology (Orlando, Fla.), https://doi.org/10.1016/j.clim.2023.109299 - Sottomesso per la pubblicazione su European Journal of Paediatric Neurology lo studio “Clinical characterization of a multicenter international cohort of p.A177T RNASEH2B homozygous mutated Aicarì-Goutières patients: in search for prognostic factors” C. Varesio, D. Politano, J. Garau, J. Galli, F. Gavazzi, E. Ballante, D. Tonduti, A. Vanderver, E. Fazzi, S. Orcesi, e l’International AGS Study Group (L. Adang, R. Battini, R. Borgatti, V. De Giorgis, S. Gagliardi, A. Gardani, R. La Piana, A. Pichiecchio, A. Pini)
- F. Gavazzi, Y. Vaia, S. Woidill, B. Formanowski, I. Peixoto de Barcelos, A. Sevagamoorthy, N. B. Modesti, L. Charlton, S. V. Cusack, A. Vincent, R. D'Aiello, A. Jawad, J. Galli, C. Varesio, E. Fazzi, S. Orcesi, A. M. Glanzman, S. Lorch, S.B. DeMauro, D. Guez-Barber, A. T. Waldman, A. Vanderver, L. A. Adang. “Nonverbal Cognitive Skills in Children With Aicardi Goutières Syndrome” pubblicato sulla rivista Neurology June 10, 2024 https://doi.org/10.1212/WNL.0000000000209541
- Sottomesso per la pubblicazione su Frontiers in Cell and Developmental Biology, section Molecular and Cellular Pathology lo studio “Metformin reduces oxidative damage in RNASEH2-mutant Aicardì-Goutières cells” ad opera del gruppo del Mondino: F. Dragoni, J. Garau, B. Rizzo, S. Orcesi, C. Varesio, R. Di Gerlando, M. Bordoni, E. Scarian, C. Cereda, O. Pansarasa e S. Gagliardi.