Sintesi Progetto Europeo
Pavia, 19/10/2010
Gentile famiglia,
vi scriviamo a nome della IAGSA per comunicarvi una notizia molto importante e cioè che da Giugno 2010 è iniziato un importante progetto di ricerca, denominato NIMBL (Nucleare Immune Mediated Brain and Lupus-like conditions), finanziato dalla Comunità Europea e coordinato dal Prof. Y. Crow di Manchester, del quale farà parte anche l’Istituto Neurologico C. Mondino di Pavia, in particolare la struttura complessa di Neuropsichiatria Infantile con la collaborazione indispensabile della IAGSA. Tale progetto avrà una durata di tre anni.
Scopo di questo studio multicentrico, che interesserà sia centri europei che statunitensi, è una maggiore comprensione clinica, molecolare e genetica di alcune condizioni patologiche rare, geneticamente determinate, di difficile diagnosi, accomunate dal fatto di colpire nella maggior parte dei casi il sistema nervoso centrale ed essere determinate da una probabile alterazione della fisiologica risposta immunitaria. Tra queste patologie vi è anche la sindrome di Aicardi Goutières. Vi alleghiamo una breve sintesi delle premesse da cui parte lo studio, di quali sono gli scopi e gli obiettivi e gli strumenti attraverso i quali intende raggiungerli.
Riteniamo che questo progetto di ricerca possa rappresentare un’opportunità unica e un’importante occasione di collaborazione internazionale tra medici e ricercatori con differenti e complementari specificità professionali in grado di poter condividere le conoscenze attuali sulla patologia e di approfondire i meccanismi che ci sono alla base, allo scopo di migliorarne la conoscenza, la diagnosi precoce e di individuare possibili vie di trattamento.
Vi chiediamo pertanto se siete interessati a far partecipare vostro/a figlio/a a questa ricerca e in tal caso se potete comunicarcelo tramite i recapiti telefonici e/o gli indirizzi mail che troverete allegati o tramite l’Associazione IAGSA stessa. Sarete quindi contattati per tutti i dettagli e le spiegazioni ulteriori. Non esitate comunque a contattarci per ogni eventuale chiarimento prima di prendere una decisione. Siamo disponibili, se voi lo desiderate, ad illustrare il progetto direttamente il vostro pediatra/ medico di base per fornire anche a lui/lei ogni informazione necessaria, cosicché possa consigliarvi in proposito.
In attesa di un vostro riscontro cogliamo l’occasione per porgervi i nostri più cordiali saluti.
Nadia Cairati Prof. ssa E. Fazzi; dott.ssa S. Orcesi; dott.ssa I. Olivieri
Presidente IAGSA Medici IAGSA
Indirizzo mail - dott.ssa S. Orcesi : simona.orcesi@mondino.it
IAGSA: iagsa@libero.it
Recapiti telefonici : 0382380280 (Sig.a E. Botta, dalle 11.30 alle 13.00)
Obiettivi del progetto Europeo NIMBL
La sindrome di Aicardì Goutières e alcune altre condizioni cliniche, tra cui una forma cutanea di Lupus Eritematoso Sistemico (Familiar Chilbains Lupus) e una forma di Vasculopatia Retinica associata a Leucodistrofia Cerebrale (RLVC) ad esordio in età adulta, saranno oggetto dello studio NIMBL. La sindrome di Aicardì Goutières come noto, è geneticamente determinata e caratterizzata da una marcata produzione di INF-α liquorale, mediatore infiammatorio fisiologicamente prodotto dall’organismo umano in risposta ad una normale infezione. Nella sindrome di Aicardì Goutières l’iperproduzione di INF-α, responsabile dei sintomi della fase acuta della patologia, potrebbe rappresentare la risposta infiammatoria ad un’anomala presenza di frammenti di DNA, che normalmente sono eliminati da particolari complessi proteici ed enzimatici. Pur non conoscendo l’esatta funzione dei complessi TREX1 e RNaseH2 si è ipotizzato che essi possano essere coinvolti in tale processo di rimozione e che quindi la loro alterazione sia responsabile della patogenesi della malattia.L’alterazione dell’ INF-α si riscontra facilmente però anche in altre condizioni patologiche a partire dalle infezioni congenite fino ad arrivare ad alcune patologie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico, condizione a sua volta evidenziata anche in soggetti con Aicardì Goutières. L’osservazione della sovrapposizione tra la sindrome di Aicardì Goutières e altre condizioni patologiche immunomediate ha portato l’interesse dei ricercatori e dei clinici verso la necessità di una maggiore comprensione delle basi patogenetiche, genetiche e/o immunologiche, e delle caratteristiche cliniche di queste condizioni patologiche, sia per una maggiore comprensione dei quadri clinici, sia per una maggiore uniformità dei criteri diagnostici, sia per lo studio di eventuali trattamenti farmacologici. In questo progetto di ricerca saranno quindi coinvolte diverse figure professionali che collaboreranno a differenti livelli: clinico, genetico-molecolare, immunologico e che si avvarranno non solo di indagini di tipo genetico ed immunologico, ma anche di una sperimentazione sul modello animale (topi). L’obiettivo sarà infatti quello di riprodurre attraverso il modello animale i diversi fenotipi clinici al fine di poterli studiare in modo più approfondito da un punto di vista molecolare. Da un punto di vista clinico sarà di fondamentale importanza creare un registro di pazienti con diagnosi certa in cui raccogliere il maggior numero di casi, con notizie dettagliate sugli esami fatti, lo stato di salute, i problemi clinici presentati. E’ in questa parte del progetto che la collaborazione della IAGSA e delle famiglie sarà fondamentale, in particolare per raccogliere la documentazione aggiornata dei pazienti, gli esiti degli esami eseguiti, notizie sullo stato di salute di ogni bambino ecc e tutti i dati utili ad una migliore definizione delle caratteristiche cliniche della malattia, dei criteri diagnostici e ad una più precisa correlazione tra mutazione genetica e quadro clinico. Verranno inoltre organizzati per le famiglie e i pazienti degli incontri annuali, due in Europa (a Pavia, a Manchester) e uno negli Stati Uniti (Washington DC). In tali occasioni saranno forniti tutti gli eventuali dettagli e sviluppi della ricerca in corso, ma soprattutto i pazienti saranno rivalutati clinicamente allo scopo di uniformare il protocollo di esami che ogni bambino deve eseguire nel tempo alla luce delle recenti scoperte scientifiche e di raccogliere in modo più approfondito le informazioni cliniche. Contestualmente verrà proposto di creare un deposito di sangue (plasma e siero) di ogni paziente al fine di effettuare analisi più approfondite e utili ad una maggior definizione della patogenesi e sarà quindi chiesta ai genitori l’autorizzazione a sottoporre il figlio/a ad un prelievo ematico a tale scopo. Contestualmente verranno chieste informazioni circa lo stato di salute dei genitori e di eventuali fratelli e sorelle. Naturalmente la partecipazione allo studio sarà assolutamente libera e ogni famiglia potrà decidere liberamente il tipo di collaborazione che ritiene di poter dare.
Pavia 10 ottobre 2010